Cristo fanciullo e Sant’Antonio da Padova

Cristo fanciullo e Sant’Antonio da Padova

Ancora di salvezza, approdo dell’umanità

Giovanni Lerede
Alessandro Fabio Basile torna al sacro e realizza una poderosa raffigurazione in pietra di Sant’Antonio da Padova, anzi di “Gesù Bambino e Sant’Antonio” dove il Cristo fanciullino d’ispirazione michelangiolesca (il richiamo è alla “Madonna di Bruges”) è forte come un pilastro su cui il Santo, naufrago alla deriva che vede la salvezza, si abbandona con un abbraccio totale, un abbraccio tanto stretto da fondere in un unico blocco calcareo il Divino e l’Inginocchiato. La struttura compositiva scelta dal maestro turese sembra voler dire: è Lui l’ancora di salvezza del mondo, e il Santo di Padova, nel dare totalmente se stesso, implora il Cristo nell’accogliere misericordioso tutta l’umana fragilità.
Cristo fanciullo e Sant’Antonio da Padova3La pietra della terra putignanese – estratta in una cava a 80 metri di profondità – è sostanza dura e fragile al tempo stesso per la ricchezza delle concrezioni fossili, che nelle mani di Basile diventa massa da plasmare in forma di figure devozionali, dove Sant’Antonio assume la posizione inginocchiata presa in prestito da certe delicate raffigurazioni pittoriche del Barocco spagnolo (si pensi, ad esempio, a Murillo) e del Nord Italia (il milanese Giuseppe Nuvolone, dal quale il Maestro turese prende spunto per quel libro sotto i piedi del Bambino). Citazioni compositive che Basile mescola in un timbro personale a linee frastagliate, già evidente nei precedenti lavori monumentali, linee che nel saio del Santo continuamente si spezzettano in pieghe a spigolo vivo, in un gioco di luce in frantumi. Quella di Basile è materia ruvida, non finita, dove l’abbozzo diventa linguaggio; al contrario, la figura nuda del Bambino fa scivolare la luce, in un distinguo ‘teologico’ oltre che visivo, tattile.

E’ un linguaggio, quello di Basile, che di scultura in scultura sempre più si proietta in orizzonti di materia e figura che si fondono in contorni indistinti, quasi fossero una ‘pittura impressionista’: più colore e meno forma; più concetto e meno realtà. Basile, però, è troppo innamorato della forza espressiva della figura umana per farne a meno, l’intenzione piuttosto è volerla plasmare in forme ardite, come tronchi d’ulivo scolpiti dal vento, qualcosa di nuovo, cioè, di sorprendente, pur mantenendone l’essenza stessa.

Cristo fanciullo e Sant’Antonio da Padova2Ispirato dal luogo dove il gruppo scultoreo è collocato – il Cimitero di Putignano, nel settore dedicato ai bambini – Basile ha realizzato, in questo Sant’Antonio, una scultura più intensa: il precedente del 2012, collocato a Turi in un residence in via Sammichele, è un altorilievo di pietra policroma dove il Santo, tanto amato e venerato dal popolo dei credenti, accompagnato dal tema del giglio, è in forma di edicola votiva; a Putignano, invece, siamo in presenza di una raffigurazione a tutto tondo dove si possono leggere tanti segni parlanti: il volto di malinconica sofferenza del Cristo Bambino, già proiettato sulla Croce ma al tempo stesso immensamente misericordioso verso un’umanità che lo ha già condannato; il sorriso accennato di Sant’Antonio, che è pace interiore e speranza di rinascita; l’umiltà del suo saio stropicciato, che è invito ad un cammino di vita semplice; la pietra dove entrambi poggiano, metafora di valori solidi, veri, fondanti.

Il maestro Basile prosegue il suo cammino nel segno della pietra, della materia dura da incidere, sbozzare per ritrarre con la sola forza delle braccia e della creatività figure, storie, sentimenti, ‘pietre miliari’ nel territorio a segnare tappe  di un percorso di vita. Maturità umana ed artistica tesa sempre più a raffigurare gioie e sofferenze di un’umanità in cammino da millenni, un’umanità che, pur tra mille ostacoli, non intende fermarsi.

I commenti sono chiusi.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori informazioni.

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Per ulteriori informazioni sul trattamento dei dati personali si rimanda alla consultazione della pagina Privacy Policy del sito.

Chiudi