Inaugurazione monumento Matteo Pugliese, 20 Dicembre 2015

 

A ‘Mamma Rosa’ un monumento a Matteo Pugliese

Giovanni Lerede

Alessandro Fabio Basile ha da qualche tempo iniziato una nuova importante avventura artistica:  la realizzazione di un monumento commemorativo dedicato a Matteo Pugliese, da collocare nel giardino del Pensionato Mamma Rosa.

Disegno preparatorio

Disegno preparatorio

Maestro Basile, a che punto è la realizzazione di questo nuovo lavoro?

«Ho già realizzato il volto, che è la parte più difficoltosa. Personaggi come Matteo Pugliese o don Giovanni Cipriani, che nella loro vita terrena non hanno avuto il tempo per dedicarsi alla cura della propria immagine impegnati com’erano a fare cose per gli altri, hanno lasciato pochi se non nessun ritratto fotografico significativo, se non scatti occasionali. Per questo motivo è stato difficile lavorare sui caratteri somatici del volto del prof. Pugliese per darne massima somiglianza. Penso fermamente che un monumento dedicato ad un personaggio storico deve essere immediatamente riconoscibile per poter trasmettere emozioni immediate, senza mediazioni intellettuali. Questo è importante non solo per chi lo ha conosciuto direttamente ma anche, anzi dico soprattutto, per creare curiosità nelle generazioni future. Alla fine credo di aver realizzato un volto che potrà far dire a chi guarda: si, è proprio Matteo Pugliese ».

Che “foto” hai alla fine potuto realizzare del prof. Pugliese?

«Ho fermato nell’argilla un Matteo Pugliese nel pieno della maturità virile. Ho scattato una foto di un percorso pieno di realizzazioni importanti, abbracciando in quel volto tutte le sfaccettature di una personalità che ha avuto esperienze in differenti direzioni. All’inizio con Remo Lefemine, Pierangelo Pugliese e don Pasquale Tinelli, cioè con i committenti dell’opera, si è ragionato sull’aspetto religioso di Pugliese, cioè il don Matteo diacono e uomo di Chiesa. Il pericolo, però, era la ‘santificazione’ del personaggio e questo non era il messaggio che loro volevano dare del Professore. Poi si è deciso insieme di puntare sull’uomo di cultura, sull’imprenditore,  lo studioso. Tra tanti bozzetti la sintesi è stata un Matteo Pugliese seduto nell’intento di leggere i suoi amati libri, dopo tante faticose realizzazioni di dedicarsi allo studio».

Qual è la massima difficoltà incontrata finora?

«Il volto del Professore come dicevo prima. Il suo è un volto comune non caratterizzato nelle linee somatiche, quindi era necessario armonizzare il tutto, trovare una sintesi visiva senza far prevalere nessun elemento. Alla fine ho scelto con i committenti di realizzare una figura assorta nella lettura, seduta su una sedia di pietra in marmo egiziano: non un trono in bronzo troppo sontuoso ma un appoggio semplice. Ci saranno solo dei richiami decorativi al suo ruolo religioso e alla base quattro elementi simbolici, punti cardini della sua vita terrena: i Lions, i Cavalieri del Santo Sepolcro, il Comune di Turi, di cui è stato Sindaco, e Mamma Rosa. In più una brocca e un catino quale richiamo al ruolo diaconale».

Questa volta perché il bronzo e non la pietra?

«Trovo nel bronzo il materiale più appropriato a rappresentare un soggetto come Pugliese. Pensando a ciò che lui è stato, alla sua personalità, ho creduto più coerente utilizzare il bronzo, una materia che meglio può trasmettere il carattere un po’ “distaccato” di quella persona. Non sentivo adatto a lui il marmo, la pietra».

Come si realizza un bronzo?

«Rispetto alla pietra si lavora al contrario: se dal blocco di pietra si toglie la materia in eccesso, qui devi aggiungere su una struttura portante già dimensionata argilla, gesso o altro materiale. Ma non è tanto importante questa realizzazione, quanto la fusione in bronzo. E’ quello il lavoro più complesso. In realtà scolpire la pietra è fisicamente molto più faticoso del realizzare un modello per la fusione, perchè in questo caso la parte più dura del lavoro la fanno in fonderia».

Dove sarà collocato precisamente?

«Sarà dietro la struttura, nel giardino di fronte all’ingresso della sala convegni, in un’aiuola verde tra gli alberi. Voglio dare di Pugliese un’immagine di tranquillità, di meditazione, di riposo dopo le tante fatiche di una vita. Il monumento sarà inaugurato il 20 dicembre prossimo, giorno in cui è nato Pugliese. Spero di riuscire nell’impresa».

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